IL DISTRETTO RURALE
L’idea di chiedere l’accreditamento di un Distretto Agricolo che riunisca le energie presenti sui territori d’Olona nasce, all’inizio del 2011, dalla volontà di alcuni consorziati affiliati al Consorzio del Fiume Olona e ciò sulla base dalla consapevolezza secondo cui l’organizzazione in distretti può veramente rappresentare il modo migliore per cogliere le opportunità ed enfatizzare le potenzialità che la nuova PAC potrà offrire al settore produttivo primario.
Ciò che li ha spinti a valutare l’opportunità di cimentarsi con uno scenario del tutto nuovo per queste parti è, innanzitutto, la constatazione che il comparto agricolo si appresta a vivere, nei prossimi anni, momenti di profondo cambiamento e che ad una tale caratterizzazione non solo debba abbinarsi un profondo mutamento nella mentalità imprenditoriale ma, soprattutto, con un diverso modo di organizzarsi sia rispetto al mercato che rispetto al contesto territoriale.
In quest’ottica i distretti produttivi agricoli non solo rappresentano, ad un occhio attento, una modalità di organizzazione imprenditoriale che ben risponde all’esigenza di innovazione assai sentita nel mondo agricolo ma, d’altra parte ed in virtù della loro valenza territoriale, vengono giustamente letti come strumenti di sviluppo locale potenzialmente straordinari, in grado cioè di rafforzare la relazione già presente nell’attività agricola tra impresa e terra oltre che tra acqua e suolo di insediamento.
Più in particolare e per quanto riguarda l’ambito vallivo dell’Olona la nascita di un Distretto rurale fluviale offre al territorio la possibilità di riproporre su un piano ancor più nuovo una modalità di governance duale pubblico-privata che, a motivo della presenza centenaria del Consorzio del Fiume Olona, da sempre appartiene alla tradizione della valle.
L’identificazione del Consorzio del Fiume Olona come Ente Promotore per l’accreditamento regionale nasce quasi automaticamente e va ricercata nel fatto che gran parte degli imprenditori agricoli aderenti, ricoprendo anche lo status di “Consorziati d’Olona”, si sono abituati a vedere nel Consorzio non solo l’organizzazione da loro creata che storicamente regolamenta l’attività irrigua ma anche, diremmo soprattutto, un adeguato supporto alle loro iniziative sul territorio.
Gestione dell’irrigazione ed attaccamento al territorio rappresentano infatti le aree che tradizionalmente avvicinano il Consorzio del Fiume Olona al mondo dell’agricoltura locale.
La storia del Consorzio del Fiume Olona ne è testimonianza straordinaria e costituisce parte integrante della sua originaria missione: per secoli gli agricoltori hanno coltivato le terre del fiume come proprietari, per centinaia d’anni sono stati utenti delle sue acque, nel futuro ne potranno essere i veri manutentori e potranno programmare, con la società civile e con le amministrazioni che la rappresentano, azioni di interesse comune in modo da far coincidere la crescita e lo sviluppo delle proprie attività con gli interessi della collettività.
Consorzio del Fiume Olona e Distretto Agricolo della Valle del Fiume Olona trovano pertanto nella identica mission di governance dello sviluppo territoriale una tale “consanguineità” da far immaginare che il Distretto potrà affiancare, nella sua proiezione futura e con specificità del tutto originali, l’attività consortile recuperando in questo modo parte della sua eredità storica come punto di punto di riferimento per il contesto circostante.
Il tutto con l’obiettivo comune di poter tracciare, man mano e in regime di partenariato con le amministrazioni locali, politiche condivise ed orientate ad uno sviluppo sostenibile e inclusivo rispetto alla tutela dei beni comuni di acque, di suolo e di biodiversità.
In quest’ottica e soprattutto nella fase iniziale il contributo del Consorzio del Fiume Olona sarà determinante.
Infatti, da storico punto di riferimento per le amministrazioni rivierasche, il Consorzio potrà facilitare il percorso di avvicinamento della realtà distrettuale fatta di privati a quella ammnistrativa di matrice pubblica con ciò enfatizzando quella interazione pubblico – privato che, come detto, rappresenta l’ingrediente fondamentale per un’agricoltura rinnovata.
Si spiega in questo modo la compatta adesione, per limitarci alla sola Provincia di Milano e trascurando per il momento le adesioni già pervenute per la Provincia di Varese, di tutte le amministrazioni locali territorialmente interessate, della associazioni datoriali maggiormente rappresentative e di tante organizzazioni e società sia pubbliche che private, che, in qualche maniera, in tutti questi anni hanno interagito con il territorio attraverso la mediazione consortile.
Tutto questo per dire che Consorzio del Fiume Olona e Distretto Agricolo della Valle del Fiume Olona possono veramente rappresentare per il territorio della valle un punto di raccolta efficace delle energie positive presenti e ciò in maniera tale da inserire, nel piano strategico del distretto ed una volta accreditato, quelle politiche di rilettura territoriale già avviate in questi anni dal Consorzio stesso sia con la sottoscrizione dell’AQST Contratto di Fiume Olona che con l’organizzazione degli Stati Generali dell’Olona.